domenica 8 settembre 2013


Two Pack: ecco un altro euromostro!

Locandina pacco doppio pacco e contropaccotto
Doppio Pacco
Dal prossimo anno finanziario (2014) entrerà in vigore il Two Pack ( a questi link il testo completo 52011PC0821  52011PC0819) che va ad aggiungersi e a completare, come la ciliegina sulla torta europea, il six pack e il fiscal compact già approvati .
Cose è il Two Pack? E’ l’insieme di due regolamenti dell’Unione che saranno direttamente applicabili all’Italia. Il “punto forte” che fa del Two Pack un “passo in avanti fondamentale” nell’integrazione sempre più stretta dei 17 Paesi dell’area euro (cioè di chi ha adottato, purtroppo, l’euro come propria moneta) rimane confermato: la Commissione europea, a partire dal 2014, avrà il potere di veto sui bilanci nazionali dei 17 Paesi della moneta unica, laddove fino ad oggi poteva esprimere semplici “raccomandazioni”.
Con questo sistema non avremo più a “libertà” di poter comunque sforare dal rapporto deficit/Pil impostoci dall’Unione e incappare nella procedura d’infrazione ma saremo controllati all’origine con il veto della Commissione.
Il regolamento approvato a Strasburgo prevede che ogni anno, entro la fine di Ottobre, i governi dell’Eurozona devranno sottoporre alla supervisione di Bruxelles i propri bilanci per l’anno seguente. A quel punto ed alla luce dei conti presentati, la Commissione potrà decidere volta per volta di cancellare punti delle manovre finanziarie imponendo mutamenti anche radicali, in modo da “armonizzare” la politica economica dell’intera zona euro.
A rafforzamento di quanto stabilito, è prevista la possibilità di emanare sanzioni verso quegli Stati che non dovessero adeguarsi alle prescrizioni ricevute. Un potere di veto del tutto inedito nell’Unione europea, dove per la prima volta non sono i singoli Stati a poter fermare decisioni comunitarie ma è proprio un organismo sovranazionale a poter interferire e indirizzare la vita economica ma soprattutto sociale dei Paesi membri attraverso tagli ad esempio del welfare solo ed esclusivamente per permettere di ripagare e rendere sempre più appetibili i titoli del debito pubblico.
Dove arriveremo di questo passo con questa Europa che non finisce mai di sorprenderci (in negativo) e che ci rende sempre più €uroschiavi?
Roberto Ionta,Tiziano De Simone
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