domenica 8 settembre 2013


Come Bankitalia aumenta il suo potere di controllo.

banche nel mezzoLa finalità dell’ Articolo 12 del D.L. 6 dicembre 2011 n.201 Decreto “Salva Italia” che ha ridotto l’utilizzo del contante a € 1.000 sarebbe quella di ridurre il rischio dell’utilizzo del contante a scopo di riciclaggio e di finanziamenti al terrorismo da un lato e dall’altro rendere più tracciabili i flussi finanziari riducendo il rischio di evasione fiscale.
La disposizione vieta il trasferimento del denaro contante, di libretti di deposito e di titoli al portatore tra soggetti diversi, a qualunque titolo per importi pari o superiori 1.000 euro, inoltre gli eventuali assegni per un importo superiore devono essere non trasferibili, possono essere unicamente girati dal firmatario per l’incasso ad una Banca od alle Poste, non essendo possibile girarli a terzi.
Il D.L. recepisce due direttive della Ue in materia. Su esso è intervenuta prima la Circolare del Ministero delle finanze, dipartimento del Tesoro in data 4 novembre 2011 ed in particolare la circolare ABI dell’11 gennaio 2012 che ha precisato che il limite del denaro contante non può trovare applicazione per le operazioni di versamento e prelievo sui conti correnti e libretti di deposito in quanto manca il presupposto fondamentale affinché si configuri un’ipotesi di violazione ossia il trasferimento del contante.
Siamo proprio sicuri che si tratti di un meccanismo per combattere l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro sporco? Ragioniamoci su.
L’attuale governatore della Bce, Mario Draghi, all’epoca governatore di BANKITALIA, appoggiò fortemente tale decreto. Sorge il dubbio che forse le banche vogliono tenere il controllo di tutti i transiti di valuta, scoraggiare e limitare l’uso del contante così da vincolare sempre di più gli stati e far crescere il cosiddetto signoraggio secondario e lucrare sul tutto.
Inoltre, l’imposizione di assegni non trasferibili ha frenato ancor di più l’economia perché non hanno permesso più le girate tra imprenditori i quali, attraverso questo meccanismo, potevano concedersi una sorta di fido l’un l’altro senza dover pagare subito utilizzando per forza le banche.
Davvero per combattere l’evasione si deve ostacolare lo scambio di contante? Non basterebbe invece, ad esempio, una verifica al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) sulle auto di lusso o una verifica sulle bollette energetiche? Come fai ad avere un’ auto di 100.000 euro se hai un reddito basso o nullo? O evadi o sei un prestanome. Come fa la tua azienda a consumare xmila euro per energia se incassa meno di quanto consuma? Sono solo esempi, se solo si volesse
Occorre mettere mano a una nuova legge bancaria e superare l’accordo di basilea 3(a breve un articolo specifico) che sta distruggendo l’ economia reale e la nostra forza lavoro.
Roberto Ionta
Tiziano De Simone
- See more at: http://www.tizianodesimone.it/#sthash.esASD1da.dpuf

Nessun commento:

Posta un commento