mercoledì 9 ottobre 2013

NO ALLA MONETA ELETTRONICA.
I promotori e gli ideologi di questo pensiero e della crociata contro l'utilizzo del contante, sono proprio quei soggetti che traggono maggior vantaggio dalla riduzione o dalla eliminazione del contante:
ossia le banche.
Trovano nella politica un prezioso alleato a favore dei propri interessi. Non è un caso che, nel contesto italiano, negli ultimi tempi, si sia assistito ad un proliferare di preoccupanti segnali espressi sia dal mondo politico che dai banchieri, orientati proprio ad una significativa riduzione dell'utilizzo del contante o, peggio, alla completa eliminazione.
Nel tema che ci occupa, la realtà è che, l'eliminazione del denaro contante e il contestuale passaggio della moneta elettronica, ha un unico grande vincitore:
il SISTEMA BANCARIO.
Ciò per il semplice fatto che, in questo caso, la banche (Stato) avrebbero il controllo sulle nostre vite e pressoché su tutte le transazioni compiute, lucrando le relative commissioni sulle operazioni effettuate.
Ma questo non è il solo vantaggio.
Essendo il nostro sistema a riserva frazionaria (cioè le banche devono avere una riserva minima di soldi in cassaforte), le banche, gestendo la massa di depositi che a quel punto si troverebbero nelle loro disponibilità, finirebbero per incrementare esponenzialmente la capacità di emettere moneta scritturale: ossia la non moneta (solo virtuale con un semplice click della tastiera) e di incrementare quel fenomeno noto come SIGNORAGGIO SECONDARIO.

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