venerdì 25 ottobre 2013

 

Europa, l'unione bancaria fa un passo Via libera alla supervigilanza Bce.

Draghi: 'Non vediamo l'ora di contribuire a riportare la fiducia'.


«UN VERO passo avanti verso l'Unione bancaria, elemento chiave di una vera unione economica e monetaria». Mario Draghi ha applaudito così il via libera del Parlamento europeo alla creazione del meccanismo di supervisione unica delle banche della zona euro, posto sotto l'egida della Bce. Definito qualche giorno fa l'accordo tra Parlamento e Bce, ieri la plenaria di Strasburgo ha approvato a larga maggioranza il pacchetto legislativo che istituisce la supervisione unica.
L'approvazione fa seguito ai negoziati con la Bce, in particolare tra i presidenti delle due istituzioni, Martin Schulz e Mario Draghi. In base ai termini dell'accordo, la Bce dovrà presentare al Parlamento le informazioni più importanti rilevate nei verbali da parte dell'autorità di supervisione. Spetterà inoltre al Parlamento nominare il numero uno e il numero due della nuova autorità. «L'Eurotower - ha aggiunto Draghi - non vede l'ora di collaborare con le autorità nazionali per contribuire a riportare la fiducia nel settore bancario».
LA PIENA operatività della supervisione unica Bce è prevista per la fine di settembre 2014 e sarà esercitata direttamente sulle banche ‘sistemiche', cioè quelle che hanno attivi superiori a 30 miliardi di euro oppure che costituiscano più del 20% del Pil di un Paese, con un valore superiore ai 5 miliardi di euro. In pratica, si tratta di circa 130 istituti di credito dei quali, secondo Fitch, 16 sono italiani. Per tutte le altre banche la supervisione sarà esercitata dalla Bce attraverso le autorità nazionali.
Prima della votazione, Schulz ha letto la dichiarazione concordata con Draghi. «Presto cominceranno le procedure di selezione» del presidente del Supervisory Board, ha annunciato. «Ci può essere trasparenza nelle decisioni delle istituzioni europee», ha poi aggiunto dopo che lunedì scorso, aprendo la plenaria, aveva invece apertamente criticato il Consiglio per la mancanza di trasparenza delle «decisioni a porte chiuse».
IL VICEPRESIDENTE della Commissione, Michel Barnier, responsabile per il mercato unico, si è congratulato a sua volta con i parlamentari di Strasburgo: «Stiamo restituendo fiducia al mondo esterno nell'euro». E ha sottolineato: «Non abbiamo ancora finito, ora lavoriamo per il secondo pilastro, il progetto più importante dalla creazione dell'euro». La vigilanza unica, infatti, è solo il primo passo verso l'unione bancaria. A questo pilastro si aggiungono regole comuni nella gestione dei fallimenti bancari e nei livelli di patrimonializzazione delle banche, e un meccanismo unico di liquidazione degli istituti in crisi. Quest'ultimo aspetto è ancora oggetto di negoziato.

UN ALTRO PASSO FONDAMENTALE VERSO IL BARATRO! 

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